Greenwashing

Trasparenza e innovazione VS Greenwashing

Il termine “greenwashing“, ormai sempre più diffuso, descrive una pratica poco etica adottata da alcune aziende che cercano di apparire più sostenibili ed ecologiche di quanto non siano realmente. Questo comportamento ingannevole può assumere molte forme, dall’esagerazione dei benefici ambientali dei propri prodotti all’occultamento di pratiche dannose per l’ambiente.

 

Perché è importante parlarne? La risposta è semplice: il greenwashing non solo inganna i consumatori, ma ostacola anche il progresso verso una sostenibilità autentica.

 

Quando le aziende adottano pratiche di greenwashing, ciò può avere un impatto significativo sia sui consumatori che sul mercato nel suo complesso. I consumatori, cercando di fare scelte consapevoli, possono essere tratti in inganno, supportando involontariamente aziende o prodotti che non rispecchiano i loro valori ambientali. Allo stesso tempo, il greenwashing può creare un campo di gioco disuguale nel mercato, dove le aziende che praticano una reale sostenibilità si trovano in competizione scorretta con quelle che si limitano a rivendicazioni non fondate.

 

La Nuova Legge del Parlamento Europeo

Il Parlamento Europeo ha recentemente proposto una legislazione pionieristica, volta a combattere il greenwashing e a promuovere la trasparenza nelle affermazioni ambientali. Questa direttiva rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui le aziende possono comunicare il loro impatto ambientale. L’obiettivo è quello di proteggere i consumatori dalle tattiche di marketing ingannevoli, fornendo loro gli strumenti per fare scelte di acquisto più informate e responsabili.

 

Vengono introdotte regole stringenti sull’uso di affermazioni relative alla sostenibilità. Affermazioni generiche come “rispettoso dell’ambiente” o “sostenibile” non sono più accettabili a meno che non siano supportate da prove concrete e affidabili. Inoltre, è stato regolamentato l’uso dei marchi di sostenibilità, richiedendo che questi siano basati su sistemi di certificazione riconosciuti o creati da autorità pubbliche.

 

Un aspetto fondamentale della legge è il divieto di affermazioni che suggeriscono un impatto ambientale neutro o positivo basate su sistemi di compensazione delle emissioni, una pratica comune in molte campagne di greenwashing.

 

La direttiva deve ora ricevere l’approvazione definitiva del Consiglio per essere poi pubblicata nella Gazzetta ufficiale. Gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale.

 

Al di là della conformità normativa, questa legge induce le aziende a rivedere le loro pratiche di sostenibilità da un punto di vista più autentico e concreto. Non si tratta solo di evitare il greenwashing, ma di integrare veramente la sostenibilità nel nucleo delle attività aziendali. Questo include non solo le operazioni interne, ma anche come le aziende interagiscono con i consumatori, i fornitori e la comunità più ampia.

Si tratta di comprendere e comunicare l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla produzione al consumo, fino allo smaltimento. Questo approccio olistico non solo migliora la trasparenza ma contribuisce anche a una maggiore responsabilità ambientale e sociale nel lungo termine.

 

Favorire la condivisione autentica di pratiche sostenibili

In un mondo dove il greenwashing è diventato una sfida sempre più complessa, Progetto Doable vuole dare il suo contributo per stimolare le aziende a coltivare una sostenibilità autentica. La nostra piattaforma aDoormore vuole essere uno spazio per la condivisione di pratiche sostenibili e di scambio tra le aziende, garantendo la concretezza in opposizione alle dichiarazioni ingannevoli.

 

Fornendo un luogo dove le aziende possono mostrare in modo trasparente e verificabile le loro azioni in favore della sostenibilità, Progetto Doable aiuta le aziende ad elevare i propri standard di autenticità.
Queste hanno l’opportunità di distinguersi per il loro reale impegno verso la sostenibilità. Tale visibilità incentiva non solo la trasparenza, ma anche l’innovazione, incoraggiando le aziende a sviluppare e condividere soluzioni creative e realmente efficaci, piuttosto che affidarsi a strategie di marketing superficiale.

 

Un aspetto fondamentale è la creazione di una comunità. Le aziende hanno la possibilità di connettersi, con la propria filiera e oltre, imparare le une dalle altre e collaborare su iniziative sostenibili.

 

Questo scambio di conoscenze e esperienze è vitale per affrontare collettivamente le sfide ambientali e accelerare il passaggio a pratiche di business veramente sostenibili.

Marialuce Ribellino

Share on

Back to top